concezione e regia Oskar Gómez Mata
con la collaborazione di Esperanza López – L’Alakran
testi Perú C. Sabán e Oskar Gómez Mata
con Fiamma Camesi, Maria Danalet, Oscar Gómez Mata, Esperanza López, Olga Onrubia, Valerio Scamuffa
e con la partecipazione di Bidhan Barua
assistente alla regia Delphine Rosay
scene, video e fotografie Chine Curchod, Régis Golay, Oskar Gómez Mata
costruzione macchine Stéphane Golay
costruzione casetta d’uccello Philippe Joner
coordinamento scenico Claire Peverelli
direzione tecnica e regia luci Roberto Cafaggini
creazione suono Serge Amacker
creazione luci Michel Faure
regia suono Christophe Bollondi / Xavier Weissbrodt
costumi Isa Boucharlat
produzione, amministrazione e traduzione Barbara Giongo
distribuzione Miguel Acebes

Compagnie L’Alakran, Comédie de Genève – centre dramatique, Espace Malraux, scène nationale de Chambéry et de la Savoie
con l’aiuto di Festival BAD di Bilbao, Grand Marché – centre dramatique de l’Océan
indien, L’Arsenic – centre d’Art scénique contemporain (Lausanne) e Théâtre du Grütli

L’Alakran gode di una Convenzione di sostegno congiunto tra la Repubblica e Cantone di Ginevra, la Città di Ginevra e Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la Cultura La tournée 2014 riceve l’aiuto di CORODIS (Commission Romande de Diffusion des Spectacles) e della Loterie Romande

Durata 1h 50’

La compagnia plurilinguistica e multiculturale L’Alakran persenta Kaïros, sisyphes et zombies, uno spettacolo disarmante e graffiante sulla ineffabilità della vita e sull’ossessione del genere umano legata al tempo e al suo scorrere.
Fondata nel 1997 dal regista, attore, scrittore ma anche designer Oskar Gómez Mata di origine basca che vive e lavora a Ginevra da più di 15 anni, la compagnia svizzera ricerca fin dalle sue origini un modo originale e immediatamente identificabile di concepire e portare avanti la creazione dei suoi progetti. A partire da un’idea o da un tema, Oskar Gómez Mata sviluppa una catena di lavoro che si nutre di elementi drammaturgici, prove, corsi e workshop per indagare un rapporto diverso tra il materiale testuale e il palcoscenico, tra l’interprete e la platea, tra l’opera teatrale e il pubblico. Il risultato è un metodo assolutamente innovativo di concepire il rapporto tra lo spettatore e quello che vedrà in scena: la performance non è finita finchè non viene fruita dagli spettatori stessi.
Così come la maggior parte delle performance de L’Alakran, anche Kaïros si presenta come una pièce giocosa, poetica, filosofica e spesso politica: Gómez Mata parte da sofisticate riflessioni sull’umanità e sull’esistenza per approdare alla filosofia greca antica (Sisifo, che ripete le stesse azioni all’infinito, e Kairòs, un tempo intermediario tra due momenti del tempo lineare) ma anche alla mistica orientale e nuove concezioni della fisica del Novecento.

Fin dai Greci, il concetto di kaïros si traduce con il tempo adeguato per fare le cose, il tempo che ‘cade bene’. Essere in kaïros significa essere ben sincronizzati con la totalità. Questo concetto designa una certa qualità del tempo, il riconoscere di un momento propizio per agire…
Il tema principale di questo lavoro è il tempo che, per noi, è il soggetto principale delle preoccupazioni umane. Viviamo intrappolati nel tempo cronologico, nella linea di vita che va dalla nascita alla morte.
In quanto esseri chiamati a vivere e a morire, nuotiamo in un grandissimo paradosso: da un lato ci comportiamo come se dovessimo vivere per sempre (tutti noi dobbiamo sembrare giovani, dinamici e indipendenti) e dall’altro lato viviamo con l’angoscia che tutto è destinato a finire con la morte. E ci chiediamo qual è il senso del nostro vivere, quando sappiamo che tutti i nostri sforzi sono vani… Quel che ci interessa è esplorare la materia del tempo per vedere se esiste un tempo ‘sferico’ diverso dal tempo cronologico, un tempo che ci consenta di amplificare il senso del nostro vivere.
“Vi proponiamo di fare buchi nella realtà, buchi nel tempo, buchi nella possibilità, buchi dell’opportunità.
Fate dei buchi, guardate attraverso questi, vedete kaïros.
Vedrete: DIETRO AL BUCO, C’È TUTTO.”
Oskar Gómez Mata

www.alakran.ch

Oskar Gómez Mata, biografia

Oskar Gómez Mata

Regista e attore, ma anche scrittore e designer, Oskar Gómez Mata inizia la sua carriera teatrale in Spagna, dove nel 1987 crea la compagnia Legaleón-T con la quale realizza un buon numero di spettacoli fino al 1996. Durante la residenza artistica al Théâtre Saint-Gervais di Ginevra dal 1999 al 2005 e anche alle Subsistances di Lione nel 2006, ha firmato le regie di dodici spettacoli che hanno girato in tournée in Francia, Spagna, Portogallo e nell’America Latina. Oltre alla sua attività di regista, Oskar Gómez Mata interviene regolarmente come formatore e pedagogo alla scuola di teatro Serge Martin di Ginevra, alla Manufacture – Alta Scuola di teatri di Svizzera romanda (HETSR), nell’ambito dei Chantiers nomades (struttura di formazione continua per professionisti dello spettacolo in Francia), così come per il Master in pratica scenica e cultura visiva organizzato dall’Università di Alcalá (Madrid) o per gli incontri professionali di danza di Ginevra.

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