ideazione Mathurin Bolze
con Karim Messaoudi e Mathurin Bolze
scenografia Goury
dispositivo luce Christian Dubet, Jérémie Cusenier
creazione suoni Jérôme Fèvre
controllo del suono, luce e scena Fréderic Marolleau, Nicolas Julliand

Compagnie les mains les pieds et la tête aussi/La comédie de Valence CDN Drôme Ardèche
con il sostegno dell’Istituto Francese di Parigi, Città di Lione e Commissione nazionale per le arti circensi
la compagnia è convenzionata con DRAC Rhône Alpes e REGION Rhône Alpes

Prima assoluta
Durata 55 minuti

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Il nuovo lavoro di Mathurin Bolze mantiene lo stesso impianto scenico di Fenêtres: ritroviamo Bachir, più giovane e più vecchio allo stesso tempo. Mathurin Bolze e Karim Messaoudi insieme in scena per creare una doppia presenza nel cubo di Bachir. Chi è questa seconda e strana presenza? Sarà solo un’ombra? Un fratello? Si sta inventando un amico immaginario? Bachir è diventato pazzo? O sta soltanto sognando? Come in un romanzo di Dostoevskij o di Poe, la stranezza di questa doppia presenza solleva molti dubbi. Bachir va su e giù nella della casa-gabbia piena di crepe: uno spazio mentale e tuttavia concreto. Entriamo allora completamente in un immaginario sospeso, fatto di tempo che passa, di solitudine e di fraternità.

Biografie Mathurin Bolze e Karim Messaoudi

Mathurin Bolze

Mathurin Bolze si avvicina al teatro grazie al regista Jean-Paul Delore e al circo Archaos. Entra successivamente a far parte del Centre National des Arts du Cirque. Alla sua uscita, si unisce al collettivo di circo Anomalie e collabora regolarmente con i coreografi François Verret e Kitsou Dubois. Nel 2001 fonda la compagnia Mpta nel segno della quale crea La Cabane aux fenêtres (2001), Fenêtres (2002), Tangentes (2005), Ali con Hèdi Thabet (2008), Du goudron et des plumes (2010), utoPistes con il collettivo Xy (2011) e A bas bruit (2012). Ha collaborato alla creazione di Singularités ordinaires di GdRA, di Deux hommes jonglaient dans leurs têtes di Jérôme Thomas e Roland Auzet e più recentemente di Samedi détente di Dorothée Munyaneza.
Nel 2009, riceve il premio “arts du cirque” di SACD. Nel 2011, riprende lo spettacolo Cavale di e con Yoann Bourgeois. Nel 2013, risponde all’invito dei fratelli Thabet e partecipa alla creazione di Nous sommes pareils à ces crapauds qui dans l’austère nuit des marais s’appellent et ne se voient pas, ployant à leur cri d’amour toute la fatalité de l’univers.
Interviene regolarmente al CNAC, all’ENSATT, al CNR e all’Ecole de cirque di Lione; è inoltre membro del collettivo artistico della Comédie de Valence – CDN Drôme Ardèche.
Nel 2015, il Museo Picasso a Parigi e la Comédie de Valence gli concedono un nullaosta per riprendere lo spettacolo Fenêtres con l’acrobata Karim Messaoudi che sceglie come compagno di scena per la nuova creazione Barons perchés.

Karim Messaoudi

Karim Messaoudi viene introdotto nel mondo del circo fin dalla sua infanzia, entrando a far parte del Pop Circus e scoprendo così le acrobazie aeree. Nel 2006, entra nell’Ecole nationale des Arts du Cirque di Rosny-sous-Bois, dove scopre sia il volteggio alla bascula e sul tappeto elastico, che le prese acrobatiche. Prosegue il suo corso al “Centre National des Arts du Cirque” di Châlons-en-Champagnene dove si diploma con lo spettacolo Âm, messo in scena da Stéphane Ricordel.
Dal 2011 partecipa alla fondazione del collettivo de “la Bascule” con il quale crea Rien n’est moin sûr. Nel 2012 Karim si unisce a “la CIe Cabas” come interprete di Terrier, coreografato da Nedjma Benchaïb. SI dedica quindi ad una nuova creazione con il collettivo de “la Bascule”, Quand quelqu’un bouge.
Nel 2014 partecipa a vari laboratori di ricerca e incrocia così il cammino della compagnia “Mpta”.

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www.compagnie-mpta.com