regia e coreografia Virgilio Sieni
musica eseguita dal vivo dalla Corale G. Savani
direttore Giampaolo Violi

coristi Arianna Agnoletto, Pietro Baldelli, Iolanda Battini, Lorella Begatti, Elena Benati, Sara Bertani, Lara Bertesi, Stefanina Biagini, Giovanna Bianco, Angela Bisi, Antonella Bolognesi, Barbara Bonini, Daniela Bonini, Lorella Borghi, Isa Caiumi, Antonella Cimino, Giorgia Cotza, Paola Cremaschi, Leocadia De Luca, Stefano Facchini, Emilio Ferrari, Franco Ferrari, Anna Ganzerli, Giovanna Gavioli, Silvia Gialdi, Carlo Giorgio, Franca Giovanardi, Corrado Gualdi, Stefania Iannaccone, Enrico Lugli, Loretta Lusetti, Clemente Mai, Guido Malagoli, Mirco Malaguti, Gianni Monari, Manuela Palmieri, Maria Grazia Percorari, Licia Pongiluppi, Giovanni Provesi, Anna Raimondi, Claudia Retteghieri, Lidia Rovatti, Elena Rustichelli, Osanna Sacchi, Antonia Serino, Carlo Alberto Setti, William Stefani, Andrea Tiraboschi, Goffredo Togliani, Giorgio Turrini, Mariavittoria Vecchi, Enrica Zironi

interpreti Francesca Antonino, Anna Luigia Autiero, Samuele Baschieri, Lorenza Bellandi, Gabriella Bernardi, Camilla Casadei Maldini, Silvia Caselli, Marta Cellamare, Paolo Luigi Cervigni, Deborah Chiaramonte, Rossella Daolio, Antonella Delli Carri, Mariateresa Diomedes, Sara Fulco, Barbara Garzelli, Gianfranco Giannerini, Margherita Giovannini, Antonino Giunta, Camilla Guarino, Valeria La Corte, Kseniia Maksimova, Elena Marchi, Vito Melita, Francesca Mengozzi, Giuseppe Messina, Giuseppina Monaco, Lea Oppenheim, Rita Pattuelli, Arianna Proietto O Sansone, Serena Saba, Francesco Schiano Di Cola, Maria Elena Seidenari, Pasqualina Siotto, Milvia Stefani, Elisa Tinti, Maria Tusino, Barbara Vagnozzi, Werther Ventura, Uliano Vescovini, Anna Maria Volta, Antonella Zimari, Lucia Zoccoletto

assistenti al progetto Gaia Germanà, Daina Pignatti

produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Compagnia Virgilio Sieni/Accademia sull’Arte del Gesto
ospitalità LAMINARIE/DOM la cupola del Pilastro Bologna nell’ambito del progetto interregionale di residenze artistiche
realizzato con il contributo di Regione Emilia-Romagna
si ringrazia Franca Zagatti/Mousiké

Durata 50′
Prima assoluta

Il percorso tracciato da Virgilio Sieni in questi anni racconta di un artista che a partire dallo studio del corpo – con le sue possibilità di linguaggio e la sua valenza quotidiana – ha misurato e ridisegnato il mondo. Attraverso percorsi corali, che il coreografo costruisce sull’onda di un afflato largo e coinvolgente, il teatro trova un nuovo incontro con la danza, dove si interrogano lo spazio e la percezione della luce, si risvegliano le relazioni tra il gesto e la coscienza dell’essere, e si proietta l’individuo nella sua intima moltitudine. È uno dei più deflagranti percorsi d’arte dell’ultimo decennio, in cui Sieni ricerca le origini dell’azione e le sue auree fragilità. Lo fa creando comunità temporanee che intrecciano nodi d’arte e di vita per poi scomporsi e, dopo, ricomporsi altrove.
A portare il coreografo in Emilia nel 2013 è stato il progetto Home, realizzato con ERT a Carpi a seguito del terremoto. In quell’occasione Sieni diede inizio a una delle esperienze di lavoro sull’archeologia del gesto con gruppi di cittadini – giovani, famiglie, anziani – cui sono seguiti altri momenti che hanno generato un lungo laboratorio tutt’ora attivo. Fu quella anche la prima collaborazione con la Corale Savani diretta da Giampaolo Violi, che oggi prende ancora più corpo nel lavoro realizzato per VIE.

Ballo 1890 vede in scena, in totale, circa cento persone di cui sessanta sono i componenti della corale, che Sieni ora invita a unirsi alla dimensione del movimento. «Una corale che si dedica al corpo, oltre che alla voce, è una cosa unica. È la possibilità di una pulsione che si origina dalla prossimità, di una moltitudine che tende a divenire un corpo solo». L’artista guida questo coro-corpo alla creazione di uno spazio-tempo ottenuto dalla proliferazione continua di movimento. Centinaia di gesti nello stesso istante creano una scrittura capace di memoria pittorica, rinnovando il nostro sguardo e facendoci al contempo sentire parte di una comunità.
Il progetto guarda all’opera di uno dei più grandi pittori italiani del Novecento, il bolognese Giorgio Morandi. Come nelle sue nature morte, in Ballo 1890 tutto prende forma da una molecola di luce. La molteplice simultaneità del movimento va a comporre continui smarginamenti dove le fessure dei corpi s’illuminano creando un tutt’uno con lo spazio. «Un umile sguardo sull’opera di Morandi, che si dispone in una cartografia di luci che si assimilano generando la materia. Un racconto dello spazio umano e mappa corporea che passa attraverso il gesto degli interpreti e la loro stessa luce. (…) Un movimento incessante del corpo a depositare tracce di macerie sul suolo: nature morte quali segni archeologici del gesto. Un viaggio nella proliferazione del gesto, nella luce e nell’ombra della figura, nell’incrinatura e nella leggerezza, dove l’articolazione si modula attraverso un atlante di panneggi e sfocature. La vicinanza, tra prossimità e tattilità, diviene l’elemento primario per creare una partitura di soste; nature morte che sospendono il senso del gesto verso le domande che l’uomo pone al tempo e alla durata».

La folla che abita questa esperienza è composta dai cittadini, danzatori e amatori emozionali, di età compresa tra gli 11 e gli 80 anni, che in molti casi hanno accompagnato e partecipato alle produzioni precedenti in diversi luoghi del paese e non solo, andando a costituire una “comunità del gesto” inedita e innovativa. Coloro che vi partecipano sono persone “capitate”, che si prestano a emanare una luce; «come nelle nature morte, dove l’oggetto da umile si fa sublime».
Cicli di incontri vengono svolti in continuità, con un’osmosi tra i diversi gruppi che si riversano l’uno nell’altro. Chi ha maggiore esperienza accoglie i nuovi componenti che arrivano, diventando a sua volta un “trasmettitore”, e attivando in questo modo una durata che si fa mondo.

Virgilio Sieni. Biografia

Virgilio Sieni

Coreografo e danzatore, fonda nel 1983 la Compagnia Parco Butterfly e nel 1992 la Compagnia Virgilio Sieni, imponendosi come uno dei protagonisti della scena contemporanea europea. Crea spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e vince numerosi premi (Ubu, Danza&Danza, Lo Straniero, Anct). Nel 2013 diventa direttore della Biennale di Venezia – Settore Danza e viene nominato Chevalier de lordres des arts et de lettres dal Ministro della cultura francese. Rappresenta lItalia sia a Marsiglia Capitale Europea della Cultura 2013, con il progetto Arte del gesto nel Mediterraneo che coinvolge 160 interpreti provenienti da diversi paesi, sia a Bruxelles nellambito del Semestre Italiano di Presidenza dellUnione Europea 2014 con il progetto Vita Nova sulliconografia  sacra al Bozar Centre for Fine Arts. Nel 2015 realizza per la Fondazione Prada di Milano Atlante del gesto.

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Leggi le interviste a Virgilio Sieni e al Maestro Giampaolo Violi a cura di Altre Velocità
Intervista a Virgilio Sieni
Intervista a Giampaolo Violi

www.virgiliosieni.it