regia Oskaras Koršunovas
con Juozas Budraitis
scene Dainius Liskevicius
compositore Gintaras Sodeika
direzione tecnica Mindaugas Repsys
costumi e attrezzeria Aldona Majakovaite
direzione di scena Malvina Matickiene
sottotitoli Aurimas Minsevicius
amministratrice di compagnia Audra Zukaityte

Durata 1h 15′
Prima nazionale
Prenotazione obbligatoria
Spettacolo in lituano con sovratitoli in italiano e inglese

Il regista Oskaras Koršunovas e l’attore Juozas Budraitis hanno accarezzato l’idea di mettere in scena L’ultimo nastro di Krapp di Samuel Beckett, per oltre vent’anni.
Un classico del teatro dell’assurdo, il testo si interroga sul doloroso tema dei cambiamenti che ciascuno di noi subisce nel corso della propria vita. Per Krapp, unico personaggio dello spettacolo, questo interrogativo prende corpo attraverso il suo personale, retrospettivo viaggio nel passato. Un uomo che ha vissuto una lunga vita è seduto nella sua stanza, circondato da montagne di nastri con registrazioni della sua stessa voce, fatte molti anni prima.
“Molti elementi nello spettacolo coincidono con la vita reale. Lo spettacolo è fatto dei ricordi e delle riflessioni di una persona anziana, dell’analisi della sua vita e della condanna degli errori che ha commesso. Tutte le situazioni paradossali accadono veramente nella vita di ciascuno, anche se ad alcuni sembra che la loro esistenza sia calma, pacata e logica. In realtà è piena di errori, sorprese, cose ingiustificate e inspiegabili. Tutto questo si trova ne L’ultimo nastro di Krapp” dice Juozas Budraitis, mostro sacro della scena teatrale e cinematografica lituana.
Per il regista Koršunovas portare in scena il testo di Beckett non era semplice, era una sfida, una sfida difficile ma interessante, specialmente lavorando con un attore del calibro di Juozas Budraitis: “I testi di Beckett sono come pietre. Puro esistenzialismo e personaggi potenti non lasciano spazio all’interpretazione. Puoi diventarne il simbolo, oppure no. Non c’è recitazione in questo. Non avrei mai portato in scena L’ultimo nastro di Krapp se non fosse stato per Budraitis, che con la sua età, la sua esperienza e il suo intelletto può ben considerarsi un simbolo beckettiano”.

Oskaras Koršunovas e Juozas Budraitis. Biografie

Oskaras Koršunovas

Oskaras Koršunovas è nato il 6 marzo 1969 a Vilnius. Nel 1993 si è diplomato al Conservatorio di Vilnius con un Master in Regia Teatrale. Ancora studente, presenta la trilogia There To Be Here, The Old Woman e Hello Sonya New Year basata sull’opera degli scrittori dell’avanguardia russa del Novecento Daniil Charms e Aleksandr Vvedenskij. Fin dai primi lavori il giovane regista si distingue per il suo inusuale linguaggio teatrale. Nonostante i suoi primi spettacoli, fra cui P.S. FILE OK di Sigitas Parulskis e Roberto Zucco di Bernard-Marie Koltès, siano stati creati sotto l’egida dell’Accademia teatrale di stato lituana (oggi denominata Teatro Nazionale Lituano), esse sono considerate un’opera a parte, teatro nel teatro. I critici teatrali, intitolando i loro articoli semplicemente “Il teatro di Oskaras Koršunovas?” mostravano l’inevitabile nascita di un nuovo teatro.
Nel 1998, il regista fonda, insieme ad un piccolo gruppo di compagni con cui condivideva un pensiero comune, un teatro indipendente chiamato Oskaras Koršunovas Theatre, abbreviato in OKT. Koršunovas, assistito da registi residenti, ha costruito un solido repertorio, che comprende opere contemporanee e teatro classico. La convinzione del regista di rappresentare i drammi classici in chiave contemporanea, mettendo in luce le assonanze con il presente, e di portare in scena i testi contemporanei come classici, evidenziando l’universalità del teatro, diviene paradigma di quel periodo creativo. Secondo il regista, infatti, il teatro contemporaneo deve riflettere il presente e in alcuni casi precorrere i tempi, mostrare il futuro per sevire da avvertimento. Shopping and Fucking di Mark Ravenhill, Sogno di una notte di mezz’estate e L’eccellentissima e lamentevolissima tragedia di Romeo e Giulietta di William Shakespeare, Faccia di fuoco di Marius von Mayenburg, Il Maestro e Margherita di Mikhail Bulgakov, Edipo re di Sofocle, Playing the Victim dei Fratelli Presnyakov, e altri spettacoli diventati pietre miliari del repertorio teatrale e delle tournée all’estero, sono stati portati in scena aderendo a questi principi.
L’Amleto di William Shakespeare, presentato nel 2008, e il suo studio segnarono l’inizio di una nuova fase nel percorso di Oskaras Koršunovas. Il regista individuò un nuovo spazio di lavoro – l’OKT Studio, e spostò l’attenzione verso le sperimentazioni laboratoriali. Durante la messa in scena di Amleto il regista e gli attori sono più concentrati sul processo creativo che sullo spettacolo in sé. I bassifondi di Maksim Gor’kij – esempio per eccellenza di questo tipo di percorso artistico – viene rappresentato ancora oggi nell’insolito spazio dell’OKT Studio. Anche Miranda, basato su La tempesta di Shakespeare, è nato all’interno dello Studio, ed  è stato portato in uno spazio più ampio solo poco tempo prima del debutto. L’ultimo laboratorio esplorativo condurrà allo spettacolo L’ultimo nastro di Krapp, basato sull’opera di Samuel Beckett (con l’attore Juozas Budraitis).
Durante gli studi di regia teatrale, vince il primo premio del Festival di Edimburgo del 1990. Questo inizio simbolico apre la strada ai più importanti premi internazionali di cui il più prestigioso – il Premio Europa per il Teatro Nuove Realtà Teatrali – viene conferito a Koršunovas nel 2006. Nel 2009, Oskaras Koršunovas riceve l’onorificenza francese di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e Lettere, e l’anno successivo vince il primo premio della Annual Meyerhold Assembly.
In quasi ogni festival internazionale che coinvolga il Teatro OKT, il nome di Oskaras Koršunovas non manca mai di essere menzionato durante la cerimonia di premiazione.
Sogno di una notte di mezza estate, Shopping and Fucking, Romeo e Giulietta, Bassifondi, Miranda e Išvarymas (Espulsione) fanno guadagnare al regista il Golden Stage Cross Award per la migliore produzione dell’anno.
La trilogia OBERIU viene premiata nella categoria “giovani artisti teatrali”. Nel 2002, al regista viene conferito il Premio Nazionale Lituano per l’Arte e la Cultura.
Nel 2004, riceve il Premio San Cristoforo della città di Vilnius per il suo Contributo alla Cultura. Nel 2012 il Ministro della Cultura Arūnas Gelūnas consegna a Koršunovas la Medaglia del Ministero della Cultura “Bring Your Light and Believe”.
Le partecipazioni ai festival internazionali, le rappresentazioni e i progetti in teatri esteri toccano Stati Uniti, Corea del Sud, Australia, Argentina e i paesi vicini.
Ogni anno, il Teatro OKT arriva su più di dieci teatri diversi in diverse parti del mondo. Da qui il motto del regista e del suo teatro: soltanto stando “lì” possiamo rimanere “qui”.
Koršunovas insegna anche recitazione all’Accademia lituana di musica e teatro. Nel 2012 Koršunovas, insieme agli attori Darius Meškauskas e Nelė Savičenko, organizza un corso per futuri attori.

Juozas Budraitis

Nasce il 6 ottobre 1940 a Liepynai. Attore lituano, lavora per cinema, teatro e televisione. Nel 1973 si laurea in Legge all’Università di Vilnius. Nel 1981 termina il Corso di Alta Formazione per Sceneggiatori e Registi Cinematografici a Mosca. Lavora come attore nel cinema a partire dal 1965. Fra il 1979 e il 1989 lavora al Teatro di Kaunas. E’ considerato uno dei grandi attori del cinema lituano, con oltre 80 ruoli all’attivo in produzioni cinematografiche e televisive. Ha lavorato, fra gli altri registi, con Vytautas Žalakevičius, Almantas Grikevičius, Arūnas Žebriūnas, e Raimondas Vabalas. Per il teatro, lavora con i registi Jonas Vaitkus, Kristian Smeds, Gintaras Varnas, e Oskaras Koršunovas. Fra i suoi ruoli più apprezzati in teatro: Solness in Il costruttore Solness di Henrik Ibsen, Cherea in Caligola di Albert Camus, Re Riccardo in Riccardo II di William Shakespeare, Gayev ne Il giardino dei ciliegi di Anton Ceckov, Cadmo ne Le baccanti di Euripide e Morten Kiil in Un nemico del popolo di Ibsen.
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